Cefalea da glutine


La cefalea può essere causata dal glutine, insieme ad altri sintomi che spesso sono associati al consumo di glutine.

Esiste una cefalea da glutine?

La cefalea può essere causata dal glutine, insieme ad altri sintomi che spesso sono associati al consumo di glutine.

Esiste infatti una “sensibilità al glutine non celiaca”, ossia una sindrome caratterizzata da sintomi correlati all’ingestione di glutine in soggetti che, però, non sono affetti né da celiachia, né da allergia al grano (IgE anti LTP di grano, pesca e prugna).

La sensibilità al glutine non celiaca mostra un quadro simile a quello della celiachia con il coinvolgimento immunologico sistemico e risponde alla dieta priva di glutine.

Molti sintomi di quelli che emergono dopo l’ingestione di glutine, combaciano con quelli del “colon irritabile”, tra cui dolore addominale, gonfiore addominale, diarrea o stipsi, mal di testa, affaticamento, dolori articolari e muscolari, intorpidimento delle gambe o delle braccia.

In alcuni casi disturbi più specifici come dermatiti, depressione, sintomi neurologici e anemia.

È stata ipotizzata la possibilità che vi sia un’associazione con altre malattie autoimmuni, dato confermato si a livello statistico che epidemiologico.

Esiste una sensibilità al glutine non celiaca
Esiste una sensibilità al glutine non celiaca

Un gruppo di scienziati ha approfondito questo argomenti analizzando soprattutto i sintomi Extra-intestinali.

Di 880 documenti trovati, ne hanno selezionati 86 che esploravano il legame tra l’ingestione di glutine e l’insorgenza di disturbi o sintomi neurologici e psichiatrici come atassia, neuropatia periferica, schizofrenia, autismo, depressione, ansia e allucinazioni.

È da tempo che sappiamo che il glutine è una neurotossina, esattamente dai tempi del libro di David Perlmutter.

Spesso il coinvolgimento neurologico può essere l’unica manifestazione clinica della malattia.

Sono state descritte 3 principali malattie nello spettro delle manifestazioni neurologiche correlate al glutine: atassia del glutine, neuropatia del glutine e encefalopatia da glutine.

Esiste un legame tra l’ingestione di glutine e l’insorgenza di disturbi o sintomi neurologici e psichiatrici
Esiste un legame tra l’ingestione di glutine e l’insorgenza di disturbi o sintomi neurologici e psichiatrici

ATASSIA DA GLUTINE

Comprende circa il 20% di tutte le cause di atassia.

Il nistagismo, o lo sfarfallio dei muscoli della palpebra, e altri segni oculari di disfunzione cerebellare sono stati osservati nell’80% circa dei casi.

In questi casi una dieta priva di glutine è in grado di invertire i sintomi, ma una diagnosi tardiva può essere associata a una danno irreversibile.

NEUROPATIA DA GLUTINE

La neuropatia da glutine è una forma di danno neuronale periferico, in cui vi è un’evidenza sierologica di positività della celiachia in assenza di altre eziologie.

ENCEFALOPATIA DA GLUTINE

L’encefalopatia da glutine è una malattia del sistema nervoso centrale caratterizzata da anomalie focali della sostanza bianca.

Il sintomo più comune è l’emicrania, ed è stato dimostrato che una dieta priva di glutine migliora il mal di testa e ferma la progressione delle alterazioni cerebrali rilevate alla risonanza magnetica.

Depressione e ansia sono manifestazioni sistemiche di sensibilità al glutine non celiaca
Depressione e ansia sono manifestazioni sistemiche di sensibilità al glutine non celiaca

Legame tra depressione, ansia e glutine

Esistono poi anche delle malattia psichiatriche, che sono state ipotizzate come manifestazioni sistemiche di sensibilità al glutine non celiaca: depressione e ansia.

In uno studio australiano i risultati hanno mostrato il peggioramento della depressione indotta da glutine rispetto al placebo.

Non è ancora chiaro, però, il meccanismo con cui il glutine può indurre questi cambiamenti.

Alcuni autori hanno anche dato un certo ruolo al glutine in alcune malattie psichiatriche come la schizofrenia o il disturbo bipolare, ma non ci sono studi che esplorano queste entità nella “sensibilità al glutine non celiaca”.

Al di là delle conclusioni scientifiche, che richiederanno tempo, nella mia esperienza come consulente del benessere e della nutrizione ho visto come in molti miei pazienti, una dieta priva di glutine, è combaciata con la risoluzione di buona parte dei sintomi della fibromialgia.

Non stiamo parlando di un dato in grado di farne una certezza scientifica, ma poiché un periodo senza glutine non può far male e non ha alcuna controindicazione, io dico sempre che la cosa migliore è provare su se stessi.

Diciamo che indipendentemente dagli studi che ci sono, cominciano ad esserci più voci che indagano sugli effetti del glutine.

Una dieta senza glutine, oggi come oggi, non solo è possibile ma è anche molto facile da intraprendere.

Un'alimentazione priva di glutine porta alla rioluzione di buona parte dei sintomi della fibromialgia
Un’alimentazione priva di glutine porta alla rioluzione di buona parte dei sintomi della fibromialgia