Epatomegalia: perché il fegato si ingrossa?


L’epatomegalia è l’aumento delle dimensioni del fegato, che è collocato sotto il diaframma.

Perché il fegato si ingrossa?

Le condizioni che possono portare ad un fegato ingrossato possono essere suddivise in tre categorie:

  • Epatopatie, sono le cause più frequenti, soprattutto la steatosi epatica, ossia l’accumulo di grasso nelle cellule del fegato;
  • Scompenso cardiaco e ostruzioni al flusso sanguigno;
  • Neoplasie, ossia una crescita incontrollata e scoordinata di alcune cellule.

Le dimensioni del fegato variano in base all’età, al sesso e alle caratteristiche del corpo.

Le cellule epatiche svolgono delle funzioni fondamentali per l’organismo, come:

  • metabolizzazione degli ormoni;
  • produzione e metabolismo del colesterolo;
  • produzione della bile;
  • metabolizzazione e inattivazione delle scorie intestinali, derivate dalla digestione;
  • riserva di glucosio.

Per garantire il corretto funzionamento, il fegato riceve 1,5 L di sangue al minuto.

La produzione di bile è una delle funzioni delle cellule epatiche
La produzione di bile è una delle funzioni delle cellule epatiche

Quali sono le cause dell’ epatomegalia?

L’epatomegalia è spesso una conseguenza di una malattia preesistente, come la steatosi. In altri casi può essere causata da scompenso cardiaco oppure da neoplasie.

Nel caso si sviluppi l’epatomegalia da malattie del fegato preesinstenti, potremo avere:

  • Steatosi e Steatoepatite alcolica
  • Steatosi e steatoepatite non alcolica
  • Cirrosi
  • Epatiti virali A, B, C e virus della mononucleosi.
  • Epatomegalia da scompenso cardiaco e da ostruzioni al flusso sanguigno
  • Epatomegalia da neoplasie come nel caso di leucemia, linfoma o da metastasi del fegato.

Steatosi e Steatoepatite alcolica

Per steatosi s’intende l’accumulo patologico di trigliceridi e quindi grasso, a livello delle cellule epatiche.

La causa più frequente di questo accumulo è il consumo eccessivo di alcol, che  compromette la funzione metabolica dell’organo.

L’accumulo di trigliceridi può portare ad una risposta infiammatoria, conosciuta come steatoepatite.

Se l’infiammazione non viene curata, può diventare cronica, portando ad una fibrosi e successivamente a una cirrosi.

Steatosi e steatoepatite non alcolica

La steatosi e la conseguente infiammazione, può essere causata anche da condizioni di:

Una delle cause può essere la steatosi
Una delle cause può essere la steatosi

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Cirrosi epatica

La cirrosi si manifesta con uno stiramento e un rimaneggiamento della struttura del fegato.

Nei casi avanzati di cirrosi, il fegato risulta più piccolo e duro, piuttosto che ingrossato, a causa della trazione che le cicatrici esercitano sull’organo.

L'obesità è una delle cause della steatosi
L'obesità è una delle cause della steatosi

Epatomegalia da scompenso cardiaco e da ostruzioni al flusso sanguigno

Lo scompenso cardiaco è lo stadio finale delle malattie cardiache, per cui i muscoli del cuore non riescono più a pompare la quantità di sangue adeguata a tutti gli organi.

La pericardite, invece impedisce al cuore di pompare il sangue in maniera adeguata, lasciandolo accumulare a livello del fegato.

L’ostruzione delle vene sovraepatiche, invece, porta ad un ingrossamento del fegato e ad un’ipertensione.

L'eccessiva assunzione di alcol è uno dei fattori di rischio dell'epatomegalia
L'eccessiva assunzione di alcol è uno dei fattori di rischio dell'epatomegalia

Quali sono i fattori di rischio dell’epatomegalia?

I fattori di rischio dell’epatomegalia possono essere::

  • L’eccessiva assunzione di alcol.
  • l’eccessiva assunzione di zuccheri e carboidrati semplici
  • L’eccessiva assunzione di farmaci, vitamine, integratori o fitoelementi.
  • Le infezioni virali, batteriche o parassitarie.
  • L’epatiti virali A, B e C e la mononucleosi.
  • I disturbi dell’alimentazione, come l’obesità e il sovrappeso.
La stanchezza è uno dei sintomi dell'epatomegalia
La stanchezza è uno dei sintomi dell'epatomegalia

Quali sono i sintomi dell’epatomegalia?

I sintomi dell’epatomegalia dipendono dalla causa scatenante. Spesso un fegato ingrossato porta ad avvertire una sensazione di pienezza e di malessere addominale.

In base alla propria condizione clinica e alla gravità della situazione si può avvertire:

  • dolore addominale,
  • stanchezza,
  • nausea e vomito,
  • diarrea o stipsi,
  • segni di colestasi come l’ittero, il prurito, le urine scure e feci chiare,
  • segni di cirrosi e di ipertensione.
Si sconsiglia l'abuso di farmaci
Si sconsiglia l'abuso di farmaci

Qual’è la cura per l’epatomegalia?

Il trattamento dell’epatomegalia prevede un eliminazione dei fattori scatenanti.

In particolare se l’epatomegalia è il risultato di una steatosi alcolica, sarà necessario eliminare l’alcol dalla dieta; se invece è la conseguenza di una condizione di obesità o di sindrome metabolica, sarà indispensabile adottare una dieta che vada a ridurre il colesterolo e i trigliceridi.

Nei casi di ipertensione e cirrosi, il trattamento sarà indirizzato alla prevenzione di possibili complicazioni come le emorragie intestinali.

Epatomegalia, perché il fegato si ingrossa?
Epatomegalia, perché il fegato si ingrossa?

Come prevenire l’epatomegalia?

Fare prevenzione e quindi ridurre il rischio di sviluppare una malattia epatica prevede:

  • L’attenersi ad un’alimentazione salutare limitando il consumo di zuccheri, compresi i carboidrati semplici;
  • Limitare l’assunzione di integratori, vitamine e fitoelementi che vengono metabolizzati dal fegato;
  • Evitare l’abuso di farmaci;

Alimentazione per prevenire l’epatomegalia

L’alimentazione ricopre quindi un ruolo chiave, sia come prevenzione che come cura. In particolare bisognerà adottare un regime alimentare che preveda:

  1. La limitazione al consumo di alcol.
  2. La diminuzione al consumo di grassi saturi quindi cibi fritti, snack e carne di maiale.
  3.  Preferire il consumo di cibi ricchi di fibre alimentari, carboidrati complessi (meglio se integrali), proteine soprattutto vegetali e acidi grassi polinsaturi (come la frutta secca e i semi oleosi).
  4. Ridurre il consumo di alimenti poveri di fibre, carboidrati semplici come ad esempio pasta, pane, pizza, snack e tutte le tipologie di dolci.