Il grasso viscerale: cos’è e come eliminarlo
Il grasso corporeo si suddivide in: grasso bruno e grasso bianco.
La classica “pancetta” che colpisce soprattutto gli uomini è rappresentata dal grasso viscerale che si deposita tra gli organi interni della cavità addominale come l’intestino, lo stomaco e il fegato, può essere molto dannoso per la salute.
Le donne come abbiamo già visto in questo articolo: https://fnproject.ch/il-dimagrimento-localizzato-e-possibile/ tendono ad accumulare il grasso su fianchi e cosce, di conseguenza sono meno a rischio di sviluppare patologie cardiache, diabete di tipo 2, insulino-resistenza e ipertensione legate da un’eccesso di grasso viscerale.
Per ridurre il grasso viscerale è fondamentale mantenere un corretto stile di vita.
Cos’è il grasso viscerale?
Il grasso corporeo si suddivide in: grasso bruno e grasso bianco.
Il grasso bianco si suddivide ulteriormente in grasso sottocutaneo, grasso viscerale e grasso intramuscolare.
Il grasso viscerale, si accumula quando si consumano troppi zuccheri e si fa poca attività fisica. Si localizza più in profondità rispetto al grasso sottocutaneo e può ostacolare il corretto funzionamento degli organi.
Perché è pericoloso?
Il grasso viscerale rappresenta una riserva di energia, proprio come il grasso sottocutaneo e intramuscolare, tuttavia produce anche ormoni e sostanze infiammatorie che possono portare all’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. In particolare si possono formare delle placche all’interno delle arterie composte da colesterolo e altre sostanze, che crescono con il passare del tempo, fino ad andare ad ostruire completamente il passaggio del sangue con la formazione di trombi.
Se questo succedesse nelle arterie coronarie, responsabili del trasporto dell’ossigeno al cuore, si può andare incontro ad un infarto.
Se succede nelle arterie più piccole invece si possono causare delle sofferenze agli organi e tessuti circostanti.
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Come si misura il grasso viscerale?
Il grasso viscerale si può misurare calcolando la circonferenza della vita.
Se i valori sono superiori a 94 cm negli uomini e 80 cm nelle donne si considerano di medio rischio cardio metabolico.
Se i valori sono superiori a 102 cm nell’uomo e a 88 cm nella donna allora si va incontro ad un elevato rischio cardio metabolico.
Tuttavia è opportuno effettuare un analisi completa della composizione corporea dell’individuo e non basarsi solo su una misura di centimetri della vita in quanto una persona più essere molto robusta e muscolosa e avere una circonferenza di vita al limite, ma avere poco grasso viscerale.
Quali sono le conseguenza di un eccessivo grasso viscerale?
La presenza di una quantità eccessiva di grasso viscerale può portare a patologie metaboliche e cardiovascolari come: l’insulino-resistenza, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, la formazione di placche e trombi e la calcificazione delle arterie coronarie.
Il grasso viscerale abbiamo visto che produce anche ormoni che rilasciano acidi grassi nella circolazione sanguigna portando allo sviluppo di una steatosi epatica e di conseguenza un aumento del rischio di iperlipidemia, insulino-resistenza, ipertensione e aterosclerosi.
Come intervenire?
Per ridurre il grasso viscerale in primo luogo è opportuno adottare uno stile di vita sano e in particolare smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata, fare regolare esercizio fisico, dormire a sufficienza, ridurre i fattori di stress e ridurre il consumo di alcol.
Cosa mangiare?
L’alimentazione svolge un ruolo chiave per la prevenzione e la riduzione di grasso viscerale. Spesso ancor prima di nascere l’individuo può essere predisposto a sviluppare nel corso della vita patologie come diabete mellito, sindrome metabolica e obesità, che possono dipendere dallo stato nutrizionale della madre durante la gravidanza.
Insieme all’alimentazione è importantissimo effettuare un’attività fisica regolare al fine di migliorare lo stato metabolico e la sensibilità insulinica.
Per quanto riguarda l’alimentazione bisognerà adottare una dieta ricca di fibre, che si potranno ricavare dal consumo di verdura e frutta di stagione, cereali integrali, proteine vegetali e animali. Inoltre sarà importante mantenere una corretta idratazione e consumare giornalmente una buona dose di grassi buoni.
Gli alimenti invece da limitare sono i grassi saturi, i cibi fritti, l’alcol, le carne processate, le bevande zuccherate e i prodotti raffinati che sono poveri di nutrienti.