Pressione arteriosa, ipertensione e ipotensione


La sintomatologia della pressione alta, spesso si manifesta con difficoltà respiratoria durante un’attività fisica, ronzio o fischio alle orecchie, pressione sopra la nuca, come se qualcuno premesse forte con la mano sopra il capo, ritenzione di liquidi nelle gambe, disturbi della vista, come ad esempio la diplopia (vista doppia), arrossamento del collo e del petto, soprattutto dopo i pasti, epistassi, ovvero sanguinamento dal naso, che rappresenta una vera e propria valvola di sfogo che il nostro corpo usa per salvaguardarsi in caso di picchi pressori acuti.

Pressione arteriosa, ipertensione e ipotensione

Ipertensione o Ipotensione, posseggono questa nomenclatura quando rispettivamente siamo di fronte a una situazione di pressione alta o a una situazione di pressione bassa.

La pressione, così come il colesterolo e il diabete, è una patologia cosiddetta oggettiva, cioè esistono degli strumenti che possono misurare in maniera oggettiva e precisa l’entità del problema.

Al contrario, patologie come mal di testa, mal di schiena o artrite, hanno caratteristiche soggettive, in quanto non è possibile misurarne l’entità in modo oggettivo.

In riferimento alla pressione arteriosa, sono considerati valori ottimali quelli compresi tra 80 e 130, rispettivamente per la minima e la massima, con uno scarto tra i 2 valori di 50.

Tipicamente si misura la pressione al mattino appena alzati, o la sera prima di cena.

È quindi facile immaginare come la cena sia in grado di influire sulla pressione che verrà misurata al mattino, mentre la colazione e il pranzo influiscono sulla pressione che verrà misurata prima di cena.

Quando parliamo di Ipertensione o Ipotensione, ci riferiamo alla pressione arteriosa della circolazione sanguigna, ossia la pressione esercitata dal sangue all’interno dei nostri vasi sanguigni, esattamente come una qualsiasi tubazione di un circuito idraulico.

Le nostre arterie sono “progettate” per resistere ad una determinata pressione, ed è per questo che il valore della pressione arteriosa ricopre un ruolo cruciale nell’equilibrio del nostro organismo, insieme ad altri valori come quello termico, idrico e acido del nostro corpo.

Le nostre arterie ed i nostri vasi sanguigni sono costruiti da lamine, se all’interno circola il sangue con la giusta densità e la giusta pressione non avremo alcun tipo di disturbo.

Se la pressione fosse troppo alta potremmo avere gravi conseguenze come rotture di vene, capillari o addirittura arterie.

Se la pressione fosse troppo bassa, trovandoci quindi di fronte a una situazione di ipotensione, avvertiremo subito stanchezza e difficoltà anche nel semplice gesto di rimanere in posizione eretta.

Purtroppo, si sta abbassando notevolmente l’età nella quale si incomincia a soffrire di problematiche legate alla pressione.

Si stanno iniziando a riscontrare problemi di ipertensione o ipotensione, già a partire dai 20 anni e questo non si era mai visto in passato.

Le nostre arterie sono “progettate” per resistere ad una determinata pressione
Le nostre arterie sono “progettate” per resistere ad una determinata pressione

Cosa influenza la pressione e come evitare possibili problemi

La pressione si distingue in due differenti fasi, la minima, chiamata diastolica e la massima chiamata sistolica.

L’ innalzamento della pressione minima è causata principalmente dall’uso di cereali, farinacei e amidi, soprattutto quando consumati a cena.

Oltre a questo, anche il consumo di carne e salumi di maiale, influiscono pesantemente sull’innalzamento della pressione massima, insieme a latte e suoi derivati, soprattutto per quanto concerne formaggi grassi e stagionati.

La pressione minima, invece, viene influenzata soprattutto dagli alcolici, come per esempio il vino, che è quindi opportuno evitare durante la cena.

In generale, gli amanti della frutta, soprattutto a cena o a fine pasto, devono fare molta attenzione, a maggior ragione quando si sono consumati cereali, come per esempio pasta o pane, in quanto questo abbinamento può provocare l’innalzamento della pressione.

Per concludere, è bene prestare molta attenzione anche alle caramelle e alle gomme da masticare, soprattutto quelle che riportano la dicitura “senza zucchero”. Questo perché, essendo ricchissime di edulcoranti, innalzano i valori sia del colesterolo che della pressione.

Pensa che una volta, era frequente trovare in “mesticheria” o in alcune botteghe, l’amido di mais, usato per rendere i colletti delle camice belli rigidi.

Purtroppo, se consumati in eccesso, gli amidi hanno lo stesso potere sui nostri vasi sanguigni, rendendoli alquanto rigidi e aumentando il rischio di arteriosclerosi.

Determinati alimenti influiscono pesantemente sull’innalzamento della pressione massima
Determinati alimenti influiscono pesantemente sull’innalzamento della pressione massima

Consigli per una pressione sana

Un consiglio valido che proponiamo per avere la pressione giusta al mattino è quello di consumare pesce a cena.

Il pesce, infatti, ha il potere di abbassare la pressione e permette di alzarsi, il mattino seguente, con valori relativi alla pressione nella norma.

A questo proposito, risulta molto più valido il pesce piuttosto che la carne durante il pasto serale.

Alzarsi con la pressione alta al mattino, significa che per tutta la notte abbiamo avuto una pressione eccessivamente alta, con un conseguente sforzo inopportuno a carico dei nostri vasi sanguigni.

Si consiglia il pesce piuttosto che la carne durante il pasto serale
Si consiglia il pesce piuttosto che la carne durante il pasto serale

Sintomatologia legata alla pressione

La sintomatologia della pressione alta, spesso si manifesta con difficoltà respiratoria durante un’attività fisica, ronzio o fischio alle orecchie, pressione sopra la nuca, come se qualcuno premesse forte con la mano sopra il capo, ritenzione di liquidi nelle gambe, disturbi della vista, come ad esempio la diplopia (vista doppia), arrossamento del collo e del petto, soprattutto dopo i pasti, epistassi, ovvero sanguinamento dal naso, che rappresenta una vera e propria valvola di sfogo che il nostro corpo usa per salvaguardarsi in caso di picchi pressori acuti.

È necessario prestare molta attenzione ad episodi di mancanza di memoria oppure quando si ha difficoltà a pronunciare le parole.

Una patologia che spesso combacia con l’ipertensione è l’insufficienza renale.

La pressione bassa, invece, è spesso causata da problematiche dello stomaco, spesso riconducibili a complicanze digestive che possono sfociare in veri e propri blocchi della digestione.

È molto importante prestare attenzione a non bloccare la digestione, soprattutto quella successiva al pranzo.

Per bloccare il processo digestivo, è sufficiente introdurre della frutta verso le 16, quando la nostra digestione è al massimo del suo percorso.

Spesso è ritenuta una buona abitudine, si fa merenda con una porzione di frutta, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, ma questo può essere proprio la causa di un abbassamento della pressione conseguente all’interruzione della digestione.

In questa fascia oraria, infatti, una grande massa di sangue è concentrata nella zona dello stomaco con il compito di agevolare il processo digestivo.

Introducendo della frutta, magari fredda di frigo, provochiamo un inevitabile abbassamento della pressione, in quanto circolerà meno sangue nel resto del corpo.

Spesso, infatti, si noterà che dopo una merenda simile sopraggiunge una grande stanchezza o il classico “abbiocco”.

Come spuntino, solo in caso di fame, in quanto è inutile mangiare quando non si prova lo stimolo della fame, può essere valido il consumo di frutta secca come mandorle, noci o nocciole.