Ulcera gastrica: come viene, quali sono i sintomi e come si cura


L’ulcera gastrica è un disturbo molto fastidioso, ma ancora poco conosciuto: i sintomi, le cause e cosa mangiare per stare meglio

L’ulcera gastrica è una lesione della mucosa che si trova nel tratto gastro-intestinale. Quando colpisce esclusivamente lo stomaco si parla di ulcera gastrica, mentre se interessa solamente la prima porzione dell’intestino viene chiamata ulcera duodenale. Sono tantissime le persone che si rivolgono a noi affermando di avvertire un dolore addominale forte che peggiora dopo aver mangiato. Si tratta di uno dei sintomi più comuni dell’ulcera gastrica. L’alimentazione in questo caso gioca un ruolo fondamentale.

I sintomi dell’ulcera gastrica

L’ulcera gastrica ha fra i suoi sintomi più comuni un intenso bruciore addominale. Spesso accompagnato da nausea e vomito, perdita di appetito, alitosi, eruttazioni e cattiva digestione. Chi ne soffre avverte inoltre senso di pesantezza allo stomaco e gonfiore.

Il dolore addominale nell’ulcera gastrica si presenta solitamente dopo i pasti, quando tende ad aumentare e aggravarsi. Ciò è dovuto al fatto che dal momento in cui il cibo arriva nello stomaco si verifica un aumento della produzione di acido gastrico. Questo non fa che aumentare l’irritazione sull’ulcera, rendendo ancora più intenso il dolore.

L’ulcera gastrica si distingue da quella duodenale proprio per via delle diverse forme in cui si presenta il dolore addominale. In questo caso infatti compare 2-3 ore dopo il pasto. Ciò è dovuto al fatto che durante la digestione gastrica il piloro si richiude, fermando il passaggio nel duodeno del succo gastrico. Quando la digestione gastrica si conclude però il piloro si apre e questo permette al succo gastrico di arrivare a livello duodenale, provocando il dolore. In ogni caso si percepisce un dolore bruciante a livello addominale, con una durata che varia dai 30 minuti alle 3 ore.

L’ulcera gastrica è un disturbo molto fastidioso
L’ulcera gastrica è un disturbo molto fastidioso

Le cause dell’ulcera gastrica

Nonostante non sia possibile, ad oggi, identificare una sola causa responsabile dell’ulcera gastrica, sono stati identificati vari fattori che potrebbero causarne l’insorgenza se compresenti. Chi soffre di ulcera gastrica solitamente presenta una produzione di acidità gastrica normale oppure inferiore alla norma. L’ipotesi più accreditata in questo caso è che ci sia una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’azione del secreto acido-peptico.

I succhi gastrici che vengono prodotti dallo stomaco infatti hanno funzioni sia digestive che difensive verso i patogeni che si trovano nel tratto digerente e sono particolarmente corrosivi. Proprio per questo alcune cellule specializzate dello stomaco producono uno spesso strato di muco allo scopo di proteggere la mucosa gastrica.

 

Il muco svolge la sua azione mantenendo un valore di pH maggiore rispetto a quello posseduto dal secreto gastrico. In questo modo si crea una barriera che ostacola l’acido, impedendogli di ledere mucosa e sottomucosa.  I fattori considerati responsabili dell’ulcera gastrica sono tutti capaci di alterare e mutare questa fondamentale barriera protettiva. Solitamente inoltre nello stomaco di chi è affetto da ulcera gastrica si possono identificare delle alterazioni tipiche della gastrite. Quest’ultima compare sempre prima dell’ulcera.

La gastrite cronica antrale, non a caso, è la patologia maggiormente correlata all’ulcera gastrica. Viene causata dalla presenza di un alto livello di reflusso che va dal duodeno allo stomaco. In questi casi un’alta quantità di bile attacca la mucosa gastrica che, essendo un acido debole, va a neutralizzare la secrezione del bicarbonato al livello gastrico.

Molti pazienti inoltre presentano nell’area dell’antro pilorico l’Helicobacter pylori. Si tratta di un batterio localizzato sotto la mucosa che provoca una reazione infiammatoria. La sua azione scatena una forte risposta immunitaria che rende vulnerabile la barriera della mucosa, esponendola all’attacco dei succhi gastrici.

Esistono poi tanti altri fattori, legati alla dieta o allo stile di vita, che possono predisporre alcune persone all’insorgenza dell’ulcera gastrica. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ad esempio, sono notoriamente gastrolesivi. Vanno a ridurre la concentrazione di bicarbonato che si trova nel muco, inoltre bloccano la sintesi delle prostaglandine, delle molecole che svolgono un’azione protettiva nei confronti della mucosa gastrica. Allo stesso modo i corticosteroidi sono altamente lesivi per la mucosa e ne alterano il flusso sanguigno.

Lo stile di vita, come anticipato, è un fattore determinante per l’insorgenza di questo disturbo. Ad esempio l’alcol, soprattutto se in quantità elevate, può ridurre il contenuto dei bicarbonati nel muco, riducendo la sua azione. La caffeina invece incrementa la produzione gastrica, mentre troppi grassi nella dieta alterano la resistenza all’aggressione acida. Un ruolo chiave è giocato pure dal fumo che frena lo svuotamento gastrico e contribuisce al reflusso che va al duodeno allo stomaco. Infine non vanno sottovalutati i fattori psicologici. Persone fragili e dipendenti, esposte a situazioni stressanti e con grande conflittualità sono considerate a rischio.

Il dolore addominale nell’ulcera gastrica si presenta dopo i pasti
Il dolore addominale nell’ulcera gastrica si presenta dopo i pasti

Cosa mangiare se hai l’ulcera gastrica

L’alimentazione ha un ruolo chiave quando si parla di ulcera gastrica. Una dieta equilibrata infatti – sia per quantità che per qualità – può essere utile in presenza di questo disturbo. Il consiglio è quello di consumare nel corso della giornata almeno tre pasti principali .

I pasti non vanno mai saltati, piuttosto devono essere piccoli e frequenti, evitando abbuffate. Mangiare in maniera sregolata è un problema di molti, ma non fa altro che peggiorare l’ulcera gastrica. Sarebbe buona norma invece mangiare con estrema calma, senza stress e masticando lentamente.

Gli alimenti andrebbero cucinati in modo sano e con le giuste combinazioni, rendendoli digeribili. Da evitare le fritture, sostituite invece dalla cottura a vapore. I cibi più tollerati in caso di ulcera gastrica sono le verdure leggere come la zucca gialla, le zucchine, le carote, i finocchi, la bietola, gli spinaci e i cavoli.

Alcuni alimento sono poi particolarmente indicati per questo disturbo. La banana, ad esempio, migliora la cicatrizzazione dell’ulcera, mentre la verza, ricca di gefarnato, consente di rinforzare le pareti dello stomaco. I dolci sono da evitare poiché ricchi di zuccheri, questo però non significa che non si possono preparare dei dessert gustosi direttamente a casa.

In alternativa al caffè è possibile consumare il caffè di cicoria, sempre senza esagerare, mentre i succhi confezionati, si possono sostituire con centrifugati e frullati a base di mele, banane, pere e carote.

La banana migliora la cicatrizzazione dell’ulcera
La banana migliora la cicatrizzazione dell’ulcera

Cosa non mangiare se hai l’ulcera gastrica

Esistono poi alcuni alimenti che andrebbero evitati in caso di ulcera gastrica. Il pepe, ad esempio, può rivelarsi molto dannoso, mentre le altre spezie – soprattutto paprika e peperoncino piccante – andrebbero assunti con moderazione.

Il caffè, persino quello decaffeinato, tende invece a irritare la mucosa gastrica, sarebbe dunque da bandire, proprio come il tè e i prodotti che contengono i derivati delle metilxantine. Da evitare inoltre l’alcol che stimola la secrezione acida e, proprio per questo, andrebbe assunto in moderata quantità, meglio se in soluzioni diluite.

Pochi lo sanno, ma le bevande ricche di zuccheri possono rendere più lunga e difficoltosa la guarigione delle ulcere oppure favorirne la comparsa. Le peggiori, in particolare, sono quelle addizionate con anidride carbonica.

La dieta contro l’ulcera gastrica inoltre dovrebbe escludere formaggi, salumi e panna fresca: i grassi animali infatti possono ridurre notevolmente la resistenza della mucosa all’aggressione degli acidi gastrici. Se il sale e i condimenti di ogni tipo vanno usati con grande moderazione, pochi sanno che il brodo di carne è assolutamente sconsigliato. Questo alimento infatti favorisce la secrezione cloridropeptica e andrebbe eliminato dalla tavola.