Allergia al nichel: come risolvere il problema


Del Nichel, innanzitutto, sappiamo che fa bene a problemi come l’anemia ma fa male per le dermatiti da contatto.
Quindi già qui ci troviamo davanti ad un chiarimento importante, il Nichel non fa male in senso assoluto, ed è quindi necessario approfondire l’argomento per comprendere di fronte a cosa ci troviamo.

COMPRENDERE IL NICHEL E LA SUA FUNZIONE

Il Nichel, in sé, non rappresenta un veleno, infatti può creare problemi alle persone sensibili, solo se assunto da una determinata quantità in avanti.

La risposta al Nichel, fortunatamente, è sempre individuale, caratteristica che evidenza come questo fenomeno dipenda da altri elementi e non solo dal contenuto specifico di Nichel.

Quindi il primo mito da sfatare è che un cibo NON fa male perché contiene Nichel, come molti sostengono, ma perché ne contiene individualmente troppo.

Inoltre può essere fastidioso soprattutto perché è associato ad altre sostanze che ne facilitano la reattività dell’organismo nei suoi confronti.

Ad esempio una mandorla seccata può risultare innocua, nonostante il Nichel che contiene, mentre la sua preparazione “roasted” aumenta moltissimo l’intensità della reazione scatenata verso quel cibo.

In questo caso è sbagliato sostenere che la reazione è stata causata dal Nichel, ma piuttosto è avvenuta nei confronti di altre sostanze che ne accentuano la sua responsività.

Quindi è importante capire quali sostanze e quali condizioni determinano una reazione al nichel, anche di fronte a bassi contenuti.

Per anni, il problema relativo all’ingerimento del Nichel con gli alimenti, non è stata presa in considerazione in quanto si pensava che determinasse solo reazioni da contatto.

Invece, oggi, si comincia a comprendere meglio come, un elemento indispensabile per l’organismo umano, possa scatenare reazioni anche all’interno dell’organismo.

Per capire quanto sia importante il Nichel per il nostro organismo è sufficiente pensare che ogni molecola di Emoglobina umana contiene anche Nichel.

Quindi è fondamentale comprendere quali sono i limiti individuali e le caratteristiche che influenzano la tolleranza a questa sostanza.

Eliminare una sostanza alimentare non fa che accentuare le risposte verso quelle che saranno mangiate come sostitutive.

Quindi evidenziamo, come la varietà alimentare sia importantissima per mantenere la tolleranza immunologica, il corretto equilibrio del microbioma intestinale e lo stato di benessere.

Il nichel provoca reazioni sistemiche e generali sulla pelle
Il nichel provoca reazioni sistemiche e generali sulla pelle

CAUSE E TRATTAMENTI PER I PROBLEMI LEGATI AL NICHEL

Per molti anni, le popolazioni occidentalizzate e gli Svizzeri in particolare, hanno vissuto di biscotti, cracker e merendine in cui erano sempre presenti grassi vegetali idrogenati che contenevano abbondante Nichel nella loro composizione.

Questo ha certamente portato a degli scompensi, non solo relativi al nichel, ma anche ad altri metalli pesanti, che hanno evidenziato come spesso siano proprio la causa di reazioni verso il Nichel.

In un certo senso possiamo proprio dire che il Nichel è un ottimo segnalatore della presenza di altri metalli nell’organismo.

Nonostante oggi, questa realtà, sia lentamente e gradualmente in calo, il legame durato per anni e memorizzato dal sistema immunitario potrebbe ancora a lungo rappresentare un problema sul piano della reazione al nichel.

Al contempo è scientificamente provato come un microbioma funzionante sia la base sulla quale trattare forme di allergia al nichel anche a livello terapeutico.

Eliminare il Nichel dalla propria dieta è praticamente impossibile, in quanto è presente naturalmente praticamente ovunque, ti fornisco comunque una lista, non esaustiva, di alcuni cibi contenenti nichel.

Bisogna prestare attenzione al quantitativo di nichel presente in alcuni alimenti, come le mandorle
Bisogna prestare attenzione al quantitativo di nichel presente in alcuni alimenti, come le mandorle

Alimenti contenenti nichel:

Verdura:

  • Asparagi
  • Spinaci
  • Broccoli
  • Pomodori
  • Funghi
  • Cipolle
  • Spinaci
  • Lattuga
  • Cavolo
  • Cavolfiore
  • Carciofi
  • Mais
  • Crauti

Legumi:

  • Fagioli
  • Piselli
  • Lenticchie
  • Soia

Frutta:

  • Pere
  • Prugne
  • Frutti di bosco (more, mirtilli, lamponi)
  • Uva passa
  • Ananas
  • Frutta secca (mandorle, noci, arachidi, anacardi, nocciole, pistacchi, pinoli)
  • Datteri
  • Cocco
  • Melone
  • Amarene
  • Nespole

Carne:

  • Fegato
  • Prosciutto cotto

Pesce:

  • Aringhe
  • Acciughe
  • Merluzzo
  • Pesce azzurro
  • Sogliola
  • Sardine
  • Sgombro
  • Baccalà
  • Nasello

Aromi:

  • Alloro
  • Basilico
  • Origano
  • Prezzemolo
  • Ginepro
  • Cumino
  • Cannella
  • Sesamo
  • Menta
  • Noce moscata

Condimenti e lieviti:

  • Margarina
  • Concentrato di pomodoro
  • Ketchup
  • Olio di semi
  • Senape
  • Salsa di soya
  • Lievito di birra

Bevande:

  • Caffè
  • Caffè d’orzo
  • Tè nero
  • Tè verde
  • Camomilla
  • Birra
  • Liquori
  • Bibite gasate

Dolci/Dolciumi:

  • Cacao
  • Cioccolata
  • Liquirizia
  • Barrette ai cereali

Condimenti e lieviti:

  • Margarina
  • Concentrato di pomodoro
  • Ketchup
  • Olio di semi
  • Senape
  • Salsa di soya
  • Lievito di birra

Molluschi e crostacei:

  • Ostriche
  • Gamberi
  • Granchio
  • Scampi
  • Calamari
  • Cozze
  • Polpo
  • Totani
  • Vongole
  • Lumache
  • Seppie

Aromi:

  • Alloro
  • Basilico
  • Origano
  • Prezzemolo
  • Ginepro
  • Cumino
  • Cannella
  • Sesamo
  • Menta
  • Noce moscata

Cereali e Farinacei:

  • Polenta
  • Farine integrali
  • Avena
  • Crusca
  • Mais
  • Farro
  • Malto
  • Orzo
  • Grano saraceno
  • Farina O
  • Corn Flakes
La varietà alimentare è importante per mantenere la tolleranza immunologica
La varietà alimentare è importante per mantenere la tolleranza immunologica

Come risolvere questa problematica?

Non è così, invece, per quanto riguarda altri elementi che risultano nocivi per l’organismo e che quindi ne scompensano l’equilibrio.

Attraverso un percorso mirato a riequilibrare e a risolvere lo stato infiammatorio dell’organismo, molti nostri pazienti hanno visto una riduzione importante e spesso la cessazione di sintomi legati a patologie differenti.

Ricordiamo sempre come il consulto di un medico sia sempre da considerare come DOVEROSO in caso di problemi.

Ad affiancare il lavoro di un medico, un’attenzione maggiore verso la propria alimentazione non solo può apportare benefici collaterali, ma addirittura coadiuvare il processo di cura rendendolo molto più rapido e risolutivo.

Ovviamente qualsiasi integratore o medicinale diamo al nostro organismo, non sarà in grado di sfruttarlo al meglio se si troverà già ad affrontare un disequilibrio o un’infiammazione di qualsiasi tipo.