Perché lo zucchero è diventato il peggior nemico dell’uomo?


L’Uomo è naturalmente predisposto a preferire i sapori dolci.
Si tratta di una predisposizione fisiologica, che probabilmente serviva ai primi essere umani a distinguere gli elementi di origine vegetale nutritivi da quelli nocivi.

Perché lo zucchero è diventato il peggior nemico dell’uomo?

L’Uomo è naturalmente predisposto a preferire i sapori dolci.

Si tratta di una predisposizione fisiologica, che probabilmente serviva ai primi essere umani a distinguere gli elementi di origine vegetale nutritivi da quelli nocivi.

Per questo, l’industria alimentare, ha sempre cercato metodi alternativi per dolcificare i suoi alimenti.

Gli obiettivi, col tempo, sono stati i più disparati: diminuire i costi di produzionetrovare alternative meno caloriche rispetto del saccarosio oppure creare consistenze e colorazioni che potessero assuefare il nostro palato.

E allora, se la predilezione per i sapori dolci è una predisposizione fisiologica del nostro organismo, cosa c’è di male in questa categoria di cibi?

Siamo naturalmente predisposti a preferire i sapori dolci
Siamo naturalmente predisposti a preferire i sapori dolci

Perché lo zucchero fa male?

In questo caso è facile fare un salto indietro e buttare uno sguardo sull’evoluzione dell’uomo.

L’essere umano è esposto alle attuali quantità di zucchero solo da pochi anni.

Incominciamo dal pensare che il saccarosio è stato scoperto a fine 700 e si è iniziata la sua estrazione solo all’inizio dell’800.

Se quasi 2 secoli possono sembrare tanti, paragonati alla storia dell’essere umano valgono come 5 minuti nella vita media di una persona.

In natura, l’uomo, aveva solo 2 fonti di “zuccheri”, che erano la frutta e il miele.

La frutta non era sempre presente, bensì variava di stagione in stagione, con una maggiore presenza in estate e una minore presenza in inverno.

Il miele, invece, doveva essere raccolto dalle api.

Non esistevano certo prodotti confezionati contenenti dolcificanti o zuccheri.

Per fare un esempio di quanto sia facile eccedere con gli zuccheri, è sufficiente pensare che una bustina di zucchero al bar ne contiene 5 grammi e la dose raccomandata giornaliera è di 25 grammi.

Sono sufficienti 5 caffè in un giorno per raggiungere questo limite, ma se consideriamo che lo zucchero è spesso presente in prodotti come pasta, marmellata, biscotti, prodotti da forno, cibi dei fast food e frutta possiamo immaginare quanto sia facile eccedere di moltissimo questa quantità.

Il problema principale è che il nostro organismo non ha barriere in grado di difendersi dall’esubero si zucchero, in quanto non siamo progettati per consumarne cosi tanto e cosi frequentemente.

n natura, l’uomo, aveva solo 2 fonti di “zuccheri”, che erano la frutta e il miele
n natura, l’uomo, aveva solo 2 fonti di “zuccheri”, che erano la frutta e il miele

Esistono zuccheri migliori di altri?

Su questo argomento si parla da sempre, tra zucchero bianco, zucchero di canna, stevia, agave, dolcificanti.

Partiamo dal presupposto che spesso e volentieri, dal punto di vista puramente chimico, molti zuccheri o dolcificanti sono uguali, quindi l’indicazione rimarrebbe quella di rimanere al di sotto dei 25 grammi al giorno indipendente da quale zucchero o dolcificante si usa.

Si possono però sfatare alcune credenze che potrebbero peggiorare la situazione.

Partiamo per esempio dal classico zucchero bianco, che è forse il più demonizzato, in quanto ha un apporto calorico elevato ed è anche il primo prodotto arrivato sul mercato.

In realtà è decisamente il meno tossico tra gli zuccheri, tra cui i malti che derivano dalla fermentazione dei cereali, o il fruttosio che è invece altamente demineralizzante.

Inoltre, un altro vantaggio dello zucchero bianco derivato dalla barbabietola, è che deriva da un prodotto appartenente alla famiglia delle chenopodiacee, la stessa famiglia delle erbette, degli spinaci, della barbabietola rossa e della quinoa.

Lo zucchero di canna, invece, deriva dalla famiglia delle graminacee ed è quindi un cereale, inoltre quello che spesso si trova nei bar non è realmente zucchero di canna, ma semplicemente zucchero bianco proveniente dalla barbabietola alla quale si aggiunge la melassa che è un sottoprodotto bruno della produzione dello zucchero di canna e quindi in grado di “colorare” lo zucchero bianco.

Mentre i malti hanno la capacità di fermentare e assorbire liquidi, per questo, poco dopo il consumo di alimenti contenenti malto, si noterà un fortissimo gonfiore addominale.

I malti sono spesso utilizzati nei dolci senza zucchero e spesso, purtroppo, non è specificato in etichetta da quale cereale provengano.

È bene comprendere che non esiste alimento al mondo che sia dolce senza contenere zucchero.

Esistono piuttosto prodotti dolcificati attraverso “edulcoranti”, termine che spesso troviamo anche tra gli ingredienti e che non sono altro che amidi, ossia carboidrati o zuccheri complessi.

Chi soffre di diabete e consuma alimenti “senza zucchero” avrà comunque la glicemia molto alta proprio a causa di questi zuccheri complessi.

Dal punto di vista puramente chimico, molti zuccheri o dolcificanti sono uguali
Dal punto di vista puramente chimico, molti zuccheri o dolcificanti sono uguali

Attenzione alla dipendenza da zucchero!

Ora veniamo al dunque e trattiamo un argomento IMPORTANTISSIMO.

Cosa succede se si continua a mangiare più zucchero del dovuto?

Nel nostro corpo il consumo di cibi dolci agisce esattamente come una droga.

Il nostro corpo prova appagamento e produce dopamina, richiedendone ancora, esattamente come moltissime droghe.

Il problema è che la soglia necessaria a soddisfare quel bisogno via via si alza e di conseguenza le quantità richieste dal nostro organismo sono sempre più elevate.

Il consumo eccessivo di zuccheri, però, può causare:

  • Malattie cardiovascolari
  • Colesterolo alto
  • Pressione arteriosa alta
  • Tiroiditi
  • Diabete
  • Disbiosi intestinale
  • Steatosi epatica

Le crisi di astinenza da zucchero sono del tutto paragonabili a quelle di un fumatore che cerca di smettere di fumare.

Sono necessari dai 7 ai 10 giorni per disintossicarsi dallo zucchero, periodo in cui è possibile attraversare forti crisi di mal di testa, senso di svenimento, debolezza muscolare e mancanze di energie.

Come superare la voglia di zucchero?

Esiste un metodo molto semplice per eliminare la voglia di dolce che può sopraggiungere in questi casi.

È sufficiente mangiarsi qualche mandorla o nocciola e masticarla molto bene fino a renderla una poltiglia.