Stanchezza dopo mangiato: il problema è in quello che viene mangiato

Stanchezza dopo aver mangiato? La sonnolenza e la stanchezza dopo un pasto, soprattutto se si presentano quotidianamente, possono rovinare la nostra vita. Quante volte capita, alzandosi da tavola, di desiderare solo di chiudere gli occhi? Quante volte si fatica a concentrarsi sul pc terminata la pausa pranzo, finendo per perdere tempo e fare errori sul lavoro?

Molti si rivolgono a noi perché hanno proprio questi problemi, la nostra risposta è al tempo stesso semplice eppure straordinaria: il problema è quello che si mangia!

La stanchezza e la sonnolenza sono sensazioni sgradevoli
La stanchezza e la sonnolenza sono sensazioni sgradevoli

Perché si avverte sonnolenza dopo mangiato?

Tutto parte da un processo fisiologico: appena mangiato il corpo comincia il processo digestivo. Questo apporta un afflusso maggiore di sangue allo stomaco e all’intestino. Di conseguenza si riduce l’afflusso di ossigeno al cervello. Da qui la stanchezza post-pasto.

La sonnolenza dopo i pasti è legata a cosa hai mangiato
La sonnolenza dopo i pasti è legata a cosa hai mangiato

L’unico responsabile è il cibo?

Assolutamente sì! Ciò che viene mangiato influenza questo stato! Se vengono assunti cibi zuccherati oppure carboidrati semplici come pane bianco e pasta, il corpo rilascerà insulina. Quest’ultimo è un ormone peptidico che provoca una diminuzione del livello di zucchero nel sangue. Quando il corpo ne rilascia molto, questo può determinare un crollo della glicemia. Di conseguenza si noterà velocemente un senso di  spossatezza, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Non finisce qui però, perché tutto ciò innescherà un circolo vizioso. Quando la stanchezza sarà molto accentuata, verrà avvertita una forte voglia di zucchero. Un meccanismo che non farà altro che rendere meno attivi e produttivi.

Saltare i pasti risolvere il problema?

Assolutamente no! Saltare i pasti oppure mangiare a colazione troppo poco porterebbe ad arrivare a tavola, al pasto successivo, con una fame davvero smisurata. Questo porterebbe a grandi abbuffate ed a consumare cibo in eccesso, affaticando l’apparato gastrointestinale e lo stomaco. Il risultato? Nel dopo pasto l’organismo presenterà il conto, causando stanchezza e un’improvvisa voglia di riposare. La soluzione ottimale che proponiamo è fare pasti regolari e sempre nelle giuste quantità. L’equilibrio in questo caso è tutto!

Cosa fare per non sentirsi stanchi dopo mangiato?

La stanchezza dopo i pasti può essere molto fastidiosa. Prima di tutto è necessario incominciare ad attuare alcune buone abitudini. Puntare su cibi leggeri e porzioni che non siano abbondanti. Gli alimenti ricchi di grassi e molto conditi infatti tendono a rallentare il processo digestivo. Piatti leggeri e poco elaborati invece non richiedono all’organismo uno sforzo eccessivo durante la digestione.

Cosa fare se si esagera a tavola per evitare la stanchezza?

Se si comprende di aver esagerato a tavola e sono presenti i primi segni della stanchezza, la soluzione ottimale che proponiamo è provare a chiudere il pasto assumendo una bevanda calda. Una tisana al finocchio, ad esempio, potrebbe favorire la digestione, dando una mano all’organismo.

Bere una bevanda calda è consigliabile quando si avverte stanchezza dopo i pasti
Bere una bevanda calda è consigliabile quando si avverte stanchezza dopo i pasti

Il caffè può aiutare?

Molti si rivolgono. a noi credono che il caffè dopo un pasto abbondante sia la soluzione a tutto. In realtà non è proprio così! Questa bevanda infatti risveglia l’organismo, stimolando il rilascio di adrenalina. Se si esagera però si potrebbe ottenere l’effetto contrario e avvertire un calo di energia.

Quali sono i cibi da evitare per evitare la sonnolenza dopo mangiato?

Per capire cosa mangiare e cosa no per evitare la sonnolenza post pasto dobbiamo imparare a conoscere il triptofano. Questo amminoacido è il precursore della serotonina, fra i principali neurotrasmettitori con il compito di favorire distensione e calma. Un’assunzione elevata di triptofano favorisce un incremento della serotonina con un effetto soporifero. Quali sono i cibi in cui si trova? Ad esempio la carne di pollo e di tacchino, ma anche le uova, la frutta secca e vari tipi di cereali. Un pasto eccessivamente ricco di proteine (uova, latticini e carne) oppure costituito solo da un grande apporto di carboidrati (pasta e pane) apporta un carico di triptofano che provoca sonnolenza.

Consumare cibo in eccesso affaticherà lo stomaco
Consumare cibo in eccesso affaticherà lo stomaco

Gli zuccheri che ruolo hanno?

Come abbiamo anticipato un ruolo chiave è giocato anche dagli zuccheri. Questo per via dell’insulina, un ormone che regola il metabolismo degli zuccheri che assumiamo con l’alimentazione. Maggiore è l’ingestione, maggiore sarà la quantità di insulina richiesta dal corpo per metabolizzarli. Una quantità elevata di questo ormone provoca torpore e sonnolenza. La tipologia da evitare è quella degli zuccheri semplici. Ad esempio lo zucchero bianco che si trova in tutti i prodotti dolciari. Anche i carboidrati come la pasta e il pane bianco, richiedono moltissima insulina per essere processati.

Dopo il consumo di carboidrati il tuo corpo rilascerà insulina
Dopo il consumo di carboidrati il tuo corpo rilascerà insulina

Cosa mangiare per evitare la sonnolenza?

La soluzione ottimale che proponiamo è prestare attenzione alla quantità di cibo che viene ingerita. Se il pasto sarà abbondante la quantità di triptofano introdotta e quella di insulina richiesta dalla digestione, sarà più alta, provocando un effetto soporifero. Puntare dunque su pasti bilanciati è la scelta migliore, introducendo nella giusta proporzione proteine e carboidrati.