I fattori che portano ad un’infiammazione del fegato sono molti, e ad una condizione di cirrosi si arriva solo dopo molto tempo in cui non si sono curati i sintomi e si è tenuto uno stile di vita errato.

La cirrosi porta ad una modifica del tessuto epatico che diventa fibrotico o cicatriziale con una conseguente alterazione delle sue funzioni come per esempio la digestione del cibo che sarà più lunga, complicata e nei casi più gravi non sarà nemmeno più in grado di svolgerla.

Quali sono i sintomi della cirrosi epatica?

La cirrosi epatica nella fasi iniziali è asintomatica e spesso viene individuata nel corso di indagini effettuate per altri motivi. Il fegato quindi può continuare a funzionare regolarmente nonostante sia danneggiato.

Con l’avanzamento della malattia si possono avvertire sintomi come:

• La perdita dell’appetito
• La nausea
• La debolezza e stanchezza
• La perdita di peso ingiustificata
• Un’eccessivo affaticamento dopo gli sforzi

Nelle fasi più avanzate della malattia il fegato non riuscendo più a svolgere alcune funzioni, può manifestare altri sintomi, come:

• L’ittero, con un ingiallimento della pelle e della parte bianca degli occhi,
• L’ingrandimento della milza,
• i disturbi nella digestione,
• la difficoltà di concentrazione,
• la perdita di memoria,
• un’eccessiva sonnolenza,
• un accumulo di liquidi nell’addome attraverso le ascite e negli arti inferiori attraverso gli edemi.

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Quali sono le cause della cirrosi epatica?

Le cause della cirrosi epatica sono molteplici e possono essere:

• un abuso di alcol;
• l’epatite B o C o D;
• il fegato grasso;
• altre malattie ereditarie legate al fegato.

Il 58 % dei casi di cirrosi è causato dall’epatite C, il 17 % dallì’epatite B, il 16% dall’abuso di alcol ed il 7% dal fegato grasso.

Tuttavia negli ultimi anni si è visto un aumento dei casi di cirrosi epatica causata da fegato grasso. Questo perché sono aumentati i fattori di rischio e quindi: l’obesità, il diabete di tipo 2, l’ipertrigliceridemia, l’ipercolesterolemia e la sindrome metabolica.

Si è ridotta invece la percentuale di persone affetta da cirrosi a causa dell’epatite C in quanto sono aumentate le terapie antivirali ed è aumentato il livello di igiene personale.

Le malattie ereditarie che possono causare lo sviluppo della cirrosi sono: l’emocromatosi, la malattia di Wilson, le malattie da accumulo di glicogeno e la fibrosi cistica.

Diagnosi di cirrosi epatica

Come abbiamo già detto in precedenza la cirrosi, nella fase iniziale è asintomatica e quindi si può scoprire solo dopo alcuni esami del sangue prescritti dal medico.

Questi esami del sangue che valutano il funzionamento del fegato sono: la transaminasi, i fattori di coagulazione e i livelli di bilirubina, dell’albumina e delle piastrine.

Se dagli esami del sangue si sospetta una cirrosi, allora vengono effettuate ulteriori indagini come un’ecografia addominale, una tac e una biopsia del fegato.

Come curare la cirrosi epatica

Attualmente non esiste una cura per la cirrosi. Si può solo rallentare l’avanzamento della malattia individuando la causa e tenendola sotto controllo attraverso la somministrazione di alcuni farmaci prescritti dal medico.

Nel caso in cui la causa sia l’abuso di alcol, basterà eliminare l’alcol dalla propria alimentazione per poter arrestare la malattia.

Nei casi più gravi in cui si ha un grosso danneggiamento epatico, l’unica cura è il trapianto di fegato.

Come prevenire la cirrosi epatica?

Non potendo intervenire per tempo, ascoltando i primi sintomi, l’unica arma per prevenire la cirrosi epatica è l’adozione di uno stile di vita salutare, che prevede:

• L’assunzione moderata di alcol,
• L’assunzione di farmaci solo se estremamente necessari;
• la vaccinazione contro le epatiti virali B, C e D;
• Il divieto di consumare liquidi o alimenti contaminati
• Il seguire un’alimentazione antinfiammatoria, e quindi una limitazione nell’assunzione di alimenti contenenti zuccheri, grassi saturi e latticini.